lunedì 1 ottobre 2012

Finchè c'è prosecco c'è speranza

Questo titolo non è mio ma è la citazione di un libro di Fulvio Ervas che mi sembra decisamente calzante con l'argomento di questo post.
Tutto comincia una domenica mattina, quando, sotto un cielo carico di pioggia, partiamo alla scoperta della Franciacorta e delle sue cantine aperte in occasione del festival omonimo.
Piccola premessa storica: il nome Franciacorta deriva da "francae curtes" perchè nel medioevo, i principali centri della zona erano delle corti regie, che dopo l'arrivo dei monaci benedettini e cluniacensi godevano di particolari privilegi (le cosiddette franchigie) quali l'esenzione dai dazi. Quello che è certo è che il nome "Franzacurta" appare per la prima volta negli statuti di Brescia nel 1277 anche se l'esatta definizione geografica della zona risale al 1429 quando, negli statuti del doge Francesco Foscari, ne vengono descritti i confini che ancora oggi corrispondono a quelli definiti dal Disciplinare di produzione del Franciacorte (fonte per queste informazioni, e per le seguenti, è l'opuscolo ufficiale della manifestazione 2012). 

Con partenza da Rovato la prima tappa del mio tour alla scoperta della zona è stata a La Montina, storica tenuta le cui origini risalgono addirittura al XVII secolo. 
Siamo stati accompagnati a visitare le cantine e la zona di produzione del vino, scoprendone tutti i segreti prima di poter finalmente passare alla degustazione.
Il Franciacorta, prodotto secondo il Metodo Franciacorta, si ottiene da uve Chardonnay e/o Pinot nero raccolte a mano in cassetta, con pressatura soffice. I tempi di produzione sono molto lunghi: a 7 mesi dalla vendemmia il vino base viene aggiunto dei lieviti e imbottigliato. Dovranno poi passare almeno 18 mesi di lenta fermentazione prima di poter essere sottoposto alla sboccatura. 
La gamma dei Franciacorta comprende:
  • FRANCIACORTA (Uve Chardonnay e/o Pinot nero, ma è permesso l'uso del Pinot bianco fino ad un 50 %)
  • FRANCIACORTA SATEN (Uve Chardonnay e Pinot bianco fino ad un massimo del 50%)
  • FRANCIACORTA ROSE' (Uve Chardonnay, Pinot Bianco e Pinot Nero minimo 25%)
Per i Satèn e i Rosé non millesimati i tempi si allungano fino a 24 mesi, per i Millesimati fino a 60 e per i Riserva si arriva a 60 mesi. 
Un breve tragitto immerso nella splendida campagna ci ha condotto alla seconda tappa del tour, l'Azienda Agricola Bosio.
Monastero cluniacense di San Pietro in Lamosa a Provaglio d'Iseo
Torbiere del Sebino
Che dire, anche in questo caso un posto magnifico, con vini altrettanto squisiti!
Alla fine di questa mattina come al solito volevo cambiare lavoro e fare il viticolture trasferendomi in questa splendida regione...
Ma alla fine l'unica certezza è che ci tornerò l'anno prossimo!

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